martedì 19 dicembre 2017

La corda pazza, la civile e quella seria






Tanti anni fa ebbi la fortuna di essere spettatore della commedia “Berretto a sonagli” di Luigi Pirandello portata in scena dalla compagnia di Luca De Filippo, mi pare, presso il Teatro di Polistena.
Mi ricordo che, sulla scia di quel poco che avevamo fatto come teatro a Oppido, grazie anche a Franco Negrini, (per gli amici “Zeffirelli” onorevole soprannome), cominciai ad appassionarmi al teatro.
Quella sera rimasi profondamente colpito da Luca De Filippo che interpretò il personaggio Ciampa, ma la cosa che più mi rimase impressa fu la scena che segue in cui lui parla delle tre corde.



Ciampa:
- Non è questo signora mia. Vuol che gliela spieghi io la cosa com’è?
- Lo strumento è scordato.
Beatrice:
- Lo strumento? Che strumento?
Ciampa:
-La corda civile Signora.
-Deve sapere che abbiamo tutti come tre corde d'orologio in testa-

Con la mano destra chiusa come se tenesse tra l'indice e il pollice una chiavetta, fa l'atto di dare una mandata prima sulla tempia destra, poi in mezzo alla fronte, poi sulla tempia sinistra.

- La seria, la civile e la pazza.
- Sopra tutto, dovendo vivere in società, ci serve la civile; per cui sta qua in mezzo alla fronte.
‑ Ci mangeremmo tutti, signora mia l'un l'altro, come tanti cani arrabbiati.
‑ Non si può. ‑ Io mi mangerei ‑ per modo d'esempio ‑ il signor Fifì. ‑ Non si può. E che faccio allora?
- Do una giratina così alla corda civile e gli vado innanzi con cera sorridente, la mano protesa:
‑ «Oh quanto m'è grato vedervi, caro il mio signor Fifì!».
 - Capisce, signora? Ma può venire il momento che le acque s'intorbidano. E allora... allora io cerco, prima, di girare qua, la corda seria per chiarire e rimettere le cose a posto, dare le mie ragioni, dire quattro e quattr'otto, senza tante storie, quello che devo.
- Che se poi non mi riesce in nessun modo, sferro, signora, la corda pazza, perdo la vista degli occhi e non so più quello che faccio!

Eccellente esempio per dirci che in ognuno di noi albergano per tre sfaccettature, tre elementi distinti:
la corda pazza; l’istinto, la voglia di agire senza freni, è ciò che di noi appare senza controllo, che dice la verità o si ribella contravvenendo ad ogni regola della corda civile.
la corda civile; il polo opposto della corda pazza, cioè le regole le convezioni sociali, le  morali  che obbligano certi comportamenti.
la corda seria; interviene in soccorso quando una delle altre due tende ad avere il sopravvento e tende a trovare la mediazione tra le due pulsioni.

Se nei rapporti umani a farla da padrone fosse la corda pazza, la convivenza tra le persone nella società diverrebbe un inferno, un conflitto continuo tra gli individui.
Nel seguito della commedia, in un monologo, Ciampa afferma che siamo tutti pupi, maschere; poiché siamo costretti dalle situazioni della vita a interpretare la parte che la società ci costringe a recitare.


Ecco in questi ultimi tempi, il popolo dei social network, e le modalità d’uso degli stessi, mi hanno riportato in mente questa commedia e la sfrenata voglia di azionare la corda pazza e mandare a carte quarantotto la corda civile! Fortunatamente interviene spesso la corda seria…..