lunedì 4 giugno 2018

Lupi e agnelli

Non aveva iniziato bene il nuovo anno scolastico, annaspava un po’ come tutti in quasi tutte le materie, ma il massimo di sé lo diede un giorno con la professoressa Pavone:
- Lopicco Mario, vieni alla lavagna, continuiamo la traduzione della versione di latino Lupus et Agnus, fammi vedere come hai tradotto la seconda frase.
- Professoressa, non l’ho fatta la versione, ieri è stato male mio cugino e…
- Allora facciamo così: porta il vocabolario che la traduciamo assieme - riprese la professoressa, con tono garbato lo stesso con cui si era presentata sin dal primo giorno.
Mario si alzò, si avvicinò alla cattedra, vi poggiò il vocabolario e si mise a disposizione della professoressa.
- Dunque - cominciò la professoressa - la prima frase l’ha tradotta la tua compagna e cita:
Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. 
La seguente è : “Superior stabat Lupus, longeque inferior Agnus” , Lopicco troviamo il soggetto e il verbo
- Professoressa, non so…- borbottò Mario
- Ma è semplice, rileggi l’inizio della versione e poi per logica...” stabat lupus…” il lu…po…sta…va.. - la professoressa sillabò le parole cercando di strappare qualcuna a Mario, già intento a guardare i compagni col sorrisetto che nascondeva più strafottenza che imbarazzo.
- Lopicco! dove sta il lupo? Mi sai dire dove si trova il lupo? - stavolta la professoressa alzò il tono cercando in qualche modo di destare l’attenzione di Mario.
Mario divenne serio, cancellò il ghigno strafottente e con la convinzione di aver trovato la risposta giusta rispose:
- Professoressa, il lupo sta in Aspromonte! 
La professoressa non sapeva se ridere o incazzarsi, i compagni di classe faticarono per trattenere e soffocare le risate; Mario prese il vocabolario e girò e tornò al posto.
- Lopicco, la tua fantasia va premiata, proverò anche io di darti un voto di fantasia: 1,5 !
“Uno” perché sei venuto fino alla lavagna e il “Mezzo” perché hai faticato a portare il vocabolario.